L'OSTEOPATIA
- Sandra Betteto
- 25 ott 2021
- Tempo di lettura: 6 min

E’ una disciplina terapeutica approdata in Europa continentale nel XX° secolo. La sua efficacia ed efficienza nella cura delle patologie dette “funzionali” e dei postumi meccanici dei traumatismi in generale, affezioni che gravano pesantemente sulla qualità di vita degli individui che ne sono colpiti e sulla bilancia della spesa sanitaria, ne fanno una disciplina di pubblica utilità. | Definizioni L’Osteopatia è una scienza ed un’arte sanitaria che basa il suo intervento sulla ricerca dei disequilibri e della perdita di mobilità delle diverse strutture anatomo - funzionali del corpo umano e sulla loro normalizzazione attraverso tecniche manuali specifiche. Le tecniche osteopatiche possono essere così classificate: 1 – Le tecniche strutturali (mobilizzazioni osteo-muscolari precise, effettuate nel rispetto della fisiologia articolare); 2 – Le tecniche viscerali (mobilizzazioni degli organi, effettuate al fine di ripristinarne la mobilità e motilità che gli sono proprie e necessarie al loro buon funzionamento fisiologico); 3 – Le tecniche craniali o cranio-sacrali (micro-movimenti al livello delle ossa del cranio, la cui normalizzazione influisce positivamente sull’equilibrio del sistema neuro-vegetativo). Al contempo scienza, tecnica ed arte, l’osteopatia richiede un elevato livello di conoscenza ed abilità tecnica associate ad un “feeling” che possono essere acquisiti solamente attraverso un percorso formativo lungo e completo ed una pratica quotidiana. | Cenni storici Nata negli U.S.A. alla fine del ‘800, l’osteopatia è l’opera originale del Dr Andrew Taylor STILL (1828 – 1917) che fu il primo ad intuire l’inter-relazione tra la nozione di salute e l’equilibrio anatomo-funzionale delle strutture del corpo umano; essa si è arricchita dell’apporto delle tecniche cranio-sacrali di W.G. SUTHERLAND, delle tecniche viscerali di THURE-BRANDT, delle tecniche funzionali di HOOVER, delle tecniche miotensive di MITCHELL, delle tecniche di correzione spontanea di JONES e degli studi clinici di M.B. DEJARNETTE. Introdotta in Gran Bretagna da J.M. LITTLEJOHN nel 1917, l’osteopatia conoscerà in Europa, a partire dal 1975, un’enorme diffusione, giustificata dalla sua notevole efficacia associata al suo peculiare approccio olistico alla salute dell’individuo. | Tutela dei pazienti | Oggi, l’osteopatia: - costituisce una disciplina terapeutica affidabile, che si basa su criteri scientifici; - è praticata da un numero crescente di terapeuti; - è richiesta da un numero crescente di pazienti pienamente soddisfatti; - è efficace, soprattutto in alcuni campi dove la medicina tradizionale era in difficoltà o talvolta inefficace. L’osteopatia praticata dai professionisti sanitari europei risponde alle esigenze dei pazienti e degli organi pubblici competenti in materia di sanità. Da sapere: 1 - La creazione di Scuole d'alto livello, con programmi standard per qualità e numero di ore d’insegnamento, è prova di affidabilità e permette la diffusione di questa disciplina; 2 - La sua efficacia ed efficienza sono state dimostrate; 3 - La garanzia in materia d’innocuità è dimostrata dagli eccellenti bilanci delle assicurazioni professionali. | I principi fondamentali dell'Osteopatia Le basi originali dell’osteopatia trovano conferma e sono state affinate dalla scienza e dalle moderne tecniche d’investigazione: 1 - Il corpo umano è una UNITA’ funzionale; 2 - La struttura e la funzione sono in inter-relazione costante; 3 - Il principio di auto-guarigione si basa su quello d’omeostasi propria dell’organismo umano; 4 - Il ruolo delle circolazioni arterio -venosa e linfatica è determinante nella salute dei tessuti organici; 5- La nozione di “articolazione” al livello delle ossa del cranio vivente (dotate di movimento, come è stato dimostrato da alcuni lavori sperimentali). 6 - Gli organi sono sede di movimenti ritmici necessari al loro funzionamento. Il corpo umano è una struttura mobile ed il movimento, dal più ampio all’infinitamente piccolo, è il segno stesso della vita; un movimento in adattamento perpetuo ad ogni richiesta, provenga essa dal nostro “ambiente interiore” o dal nostro “ rapporto” con l’universo, e se il corpo non può o non riesce ad adattarsi a queste “richieste” svilupperà un disturbo funzionale che, a sua volta, porterà ad un disturbo strutturale e avrà per conseguenza il deterioramento dell’equilibrio omeostasico aprendo la strada all’instaurarsi della “malattia”. “il Funzionamento dell’Uomo è uno ed indivisibile, qualunque sia la perturbazione al livello di un organo, ci sarà necessariamente un risentimento sulla globalità dell’organismo”. (A.T.STILL).
| Principali indicazioni dell'Osteopatia
L’osteopatia tratta i disturbi algo-funzionali. In particolare (lista non esauriente):
1 - I dolori ed i disturbi funzionali osteo-mio-articolari del rachide e degli arti;
2 - I disturbi nervosi d’origine vertebrale, craniale: nevralgie, disturbi degli organi di senso;
3 - I disturbi viscerali, dolori, ptosi e malposizioni d’organo, congestioni pelviche, alcune sterilità d’origine funzionale;
4- I postumi meccanici dei traumatismi (choc, cadute, incidenti della circolazione stradale, falsi movimenti, posture di lavoro difettose), patologie funzionali muscolari, articolari, discali e degenerative di tipo artrosico;
5 - I postumi del parto (viscerali, osteo-mio-articolari, nervosi);
6 - I postumi operatori organici, articolari, craniali;
7 - I disturbi dovuti all’invecchiamento dei tessuti (artrosi, schiacciamenti vertebrali, rigidità, ptosi … );
8 - I disturbi motori e cerebrali infantili a seguito d’incidenti alla nascita od altro;
9 - I postumi dei trattamenti d’occlusodonzia ed ortopedici;
10 - I disturbi secondari ad una disfunzione dei centri dell’equilibrio (posturologia);
11 - Le scoliosi;
12 - Lo stress ed i suoi effetti somatici;
13 - I disturbi funzionali e neuro-vegetativi in generale.
L'Osteopatia ... in pratica Il bilancio osteopatico completa i bilanci medici classici. Esso ricerca, con l’aiuto dell’analisi della “storia” del paziente (tutte le aggressioni fisiche, virali, microbiche e psichiche subite), le cause meccaniche responsabili del disequilibrio funzionale e, quindi, dei disturbi presentati, al fine di poter, attraverso l’utilizzo di tecniche manuali specifiche, restaurare e mantenere l’equilibrio del corpo in maniera ottimale. L’osteopatia è, attraverso un approccio diagnostico e terapeutico manuale, l’arte di provocare l’auto-correzione, stimolare le difese proprie dell’organismo ed aiutarlo ad attingere nelle sue riserve ciò di cui ha bisogno, al fine di permettergli di ritrovare e conservare la sua capacità di auto-regolarsi. L’Osteopata agisce su tutto ciò che si muove nel corpo umano, il suo compito è rendere la mobilità alla struttura, tenendo sempre conto dell’ambiente anatomico, neuro-vegetativo e del contesto psicologico proprio di ogni individuo. L’osteopatia è una metodica non aggressiva, applicabile sia ai bambini sia all’adulto attivo come alle persone della terza età, nei quali questo approccio da spesso risultati insperati. | Chi sono, oggi, gli Osteopati europei? In Europa gli Osteopati (D.O.) sono stati formati in modo completo nelle Scuole d’alto livello rispondenti ai criteri standard per qualità del programma di studi e numero di ore di formazione teorico-pratica ( + 1.500 ore di osteopatia in sei anni), per accedere alle quali è necessario aver già conseguito un Diploma abilitante all’esercizio di una Professione Sanitaria (+++ Fisioterapisti e Medici); oppure Osteopati formati attraverso l’insegnamento a tempo pieno (+ 5.000 ore di osteopatia post-Diploma di Scuola media superiore). | Da sapere: La Gran-Bretagna ha riconosciuto l’osteopatia con Decreto Reale in data 1° luglio 1993. Il Parlamento belga ha votato nel 1999 una legge quadro per l’organizzazione della professione di osteopata. Il Parlamento europeo ha selezionato l’osteopatia tra le medicine non-convenzionali da riconoscere con priorità.
Cosa cura l'osteopatia
L'Osteopatia tratta le strutture del corpo: rachide, ossa, articolazioni, legamenti, tendini, muscoli, tessuto connettivo, agendo anche sugli organi (osteopatia viscerale), ossa craniali (osteopatia craniosacrale), con tecniche non invasive ed appropriate all'età del paziente e alle condizioni patologiche. Cura mal di schiena e alle articolazioni, dolori e sforzi. Reumatismi, artriti, traumi sportivi, sindrome premestruale e asma.
Che cos'è Introdotta nel 1870 dal medico americano Anrew Taylor Still, l'osteopatia non coinvolge soltanto le ossa, ma anche tendini, legamenti e muscoli. Il campo d'azione dell'osteopata comprende i disturbi funzionali, in quanto sa interrogare, servendosi delle sue mani, tutti i tessuti interessati. Lo scopo è di riarmonizzare l'individuo nella sua globalità liberandolo dalle restrizioni di mobilità, rafforzando le possibilità di autoguarigione che ognuno di noi possiede. L'osteopatia è un'arte curativa che, pur basandosi sulle scienze fondamentali, e sulle conoscenze mediche tradizionali, ha affinato nel tempo mezzi diagnostici e terapeutici per intervenire efficacemente sia sul sistema muscolo-scheletrico che su quelli viscerale, circolatorio, fasciale, neuro-endocrino e cranio-sacrale.
Dopo un'accurata anamnesi ed una diagnosi differenziale, l'osteopata ricerca nel paziente le zone di "restrizione di mobilità" ed attraverso tecniche manuali molto raffinate, cerca di ripristinare la corretta fisiologia del movimento dei vari sistemi. In un apparato muscolo-scheletrico sano, tutti questi elementi interagiscono in modo armonico. L'errata postura, buona parte della vita trascorsa a sollevare e trasportare pesi, gli sforzi o le ferite possono rompere questo equilibrio, sovraccaricando alcune parti del corpo, compromettendone altre e generando difficoltà nei movimenti e dolore.
Come funziona Il compito dell'osteopatia è quello di alleviare le tensioni tramite il massaggio e la manipolazione sistematica. Il concetto di osteopatia è spesso erroneamente associato a un preoccupante scricchiolio delle ossa, ma gli sgradevoli "crac" sono dovuti alla compressione delle articolazioni e non alla rottura di qualcosa. E' una terapia indolore e allo stesso tempo capace di alleviare il male. Gli osteopati usano le loro mani per la diagnosi ed il trattamento, ripristinando un ordine fisiologico naturale ed attivando le forze autoguaritrici che ogni corpo umano possiede. Fryette, nel 1933, formulò una teoria della meccanica vertebrale che continua ad essere insegnata dagli osteopati e che può essere riassunta in due concetti principali: quando un segmento vertebrale è in posizione neutra di flesso-estensione, ogni flessione laterale e rotazione avvengono in senso opposto, prima flessione laterale, poi rotazione, la quale si produce verso la convessità della flessione laterale; al contrario, se esiste una flessione od un'estensione del segmento vertebrale considerato, la flessione laterale non può avvenire se non è preceduta da una rotazione dello stesso senso. Il terapista esercita pressioni sul corpo del paziente, tasta i tessuti, i muscoli e le articolazioni per controllarne la temperatura, la tensione, la forma e i riflessi. Verifica la postura assunta quando si sta in piedi, seduti e sdraiati e a volte sottopone i pazienti a esami radiologici e del sangue. In molti casi, tra un trattamento e l'altro si prescrivono allungamenti ed esercizi da fare a casa per irrobustirsi, migliorare la mobilità e rieducare il corpo.
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